Alle 10:32 del mattino ora italiana, in America si è ancora in piena notte; i tre astronauti azionano uno speciale aspirapolvere che divora ogni granello di polvere o briciole in sospensione all'interno del Modulo di Comando (CM). Dopo aver raccolto tutti o quasi i rifiuti vaganti all'interno della cabina, Conrad e i suoi due compagni di volo li scaricano nello spazio per mezzo di una valvola che comunica con l'esterno dell'astronave. Questa operazione va però ad influire leggermente sul movimento rotatorio, detto comunemente "a girarrosto" o "a barbecue", del complesso spaziale, necessario questo affinché l'intera superficie del "treno cosmico" sia esposta in maniera uniforme al calore solare.
Dal Centro di controllo a Houston nel Texas, si invita pertanto i tre astronauti a provvedere all'inconveniente, non nuovo comunque in queste missioni lunari, affinché tutto ritorni a funzionare regolarmente.
Alle 12:22 italiane, dopo un ultimo controllo alle apparecchiature di bordo, Conrad, Gordon e Bean iniziano il previsto periodo di riposo.
Dieci ore dopo, alle 22:30 italiane, i tre astronauti vengono svegliati da terra a... suon di tromba! Visto che i normali segnali di fine riposo sembra non abbiano alcun effetto sui tre "dormiglioni", i tecnici della base trasmettono i tre squilli di tromba regolamentari della Marina degli Stati Uniti, provocando qualche critica da parte dell'equipaggio e in particolare dal pilota del Modulo Lunare, Alan Bean.
Apollo 12 si trova in questo momento a 298.000 km dalla Terra e vola verso la Luna, illuminata al primo quarto, alla velocità di 3.138 km orari.
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