18:44 IT. Conrad, Bean e Gordon, terminato il periodo di riposo qualche ora prima, accendono il motore principale del complesso modulo di comando e servizio per compiere una correzione di rotta in modo da portare l'astronave ad imboccare correttamente la traiettoria di rientro
21:32 IT. Il modulo di comando si stacca dal modulo di servizio, e ruota in modo da rivolgere la parte inferiore, quella protetta dallo scudo termico, verso i primi strati dell'atmosfera.
21:40 IT. Yankee Clipper si tuffa nell'atmosfera terrestre alla velocità di 12.000 chilometri al secondo con un'angolazione di 6 gradi e 47'.
Inizia a questo punto l'emozionante periodo di silenzio radio, il "blackout" nelle comunicazioni con la Terra. E' la causa della ionizzazione dell'atmosfera prodotta dall'attrito tra il modulo di comando e l'aria.
21:52 IT. Fine del "blackout", riprendono i contatti radio con la base. Intanto si aprono i primi paracadute seguiti un minuto dopo da quelli principali.
foto ap12- KSC-69PC-717
21:58 IT. SPLASHDOWN!!! Apollo 12 ammara nell'Oceano Pacifico a circa quattro chilometri di distanza dalla portaerei Hornet, l'ammiraglia addetta al recupero.
foto ap12- KSC-69PC-717
21:58 IT. SPLASHDOWN!!! Apollo 12 ammara nell'Oceano Pacifico a circa quattro chilometri di distanza dalla portaerei Hornet, l'ammiraglia addetta al recupero.
Yankee Clipper, ciò che rimane del gigantesco razzo Saturno partito venerdì 14 novembre, ammara a 750 chilometri a sud-est di Pago Pago nell'arcipelago delle Samoa.
A causa dell'urto al momento dell'ammaraggio, il modulo di comando finisce capovolto ma nel giro di qualche minuto gli speciali palloni galleggianti, contenuti all'apice del cono della capsula, si gonfiano riportandolo nella giusta posizione.
La squadra addetta al recupero interviene rapidamente. Aperto il portello di Apollo, i sommozzatori allungano agli astronauti le speciali tute di isolamento biologico. Dopo circa cinquanta minuti Conrad ,Gordon e Bean scendono nel battellino pneumatico. Bean presenta una escoriazione allargata sull'arco sopracciliare destro, dovuto all'urto contro una delle telecamere di bordo, (forse la stessa, ironia della sorte, guastatasi sulla Luna) al momento del contatto con l'Oceano.
foto ap12-S69-22265
foto ap12-S69-22271
Dal battellino pneumatico, i tre reduci dalla Luna vengono issati, uno alla volta, a bordo dell'elicottero che li conduce velocemente sulla Hornet. Arrivati, Conrad, Gordon e Bean entrano nell'unità mobile di quarantena. Il programma prevede che restino isolati per circa 21 giorni.
foto ap12-KSC-69PC-742
foto ap12-S69-22876
foto ap12-69-H-1886
I protagonisti del "ritorno alla Luna" sono rimasti nello spazio 244 ore, 36 minuti e 44 secondi. Charles Conrad e Alan Bean, rispettivamente terzo e quarto uomo a calcare la superficie lunare, sono rimasti sul satellite 31 ore e 31 minuti, compiendo due escursioni per complessive otto ore.
A causa dell'urto al momento dell'ammaraggio, il modulo di comando finisce capovolto ma nel giro di qualche minuto gli speciali palloni galleggianti, contenuti all'apice del cono della capsula, si gonfiano riportandolo nella giusta posizione.
La squadra addetta al recupero interviene rapidamente. Aperto il portello di Apollo, i sommozzatori allungano agli astronauti le speciali tute di isolamento biologico. Dopo circa cinquanta minuti Conrad ,Gordon e Bean scendono nel battellino pneumatico. Bean presenta una escoriazione allargata sull'arco sopracciliare destro, dovuto all'urto contro una delle telecamere di bordo, (forse la stessa, ironia della sorte, guastatasi sulla Luna) al momento del contatto con l'Oceano.
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Dal battellino pneumatico, i tre reduci dalla Luna vengono issati, uno alla volta, a bordo dell'elicottero che li conduce velocemente sulla Hornet. Arrivati, Conrad, Gordon e Bean entrano nell'unità mobile di quarantena. Il programma prevede che restino isolati per circa 21 giorni.
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I protagonisti del "ritorno alla Luna" sono rimasti nello spazio 244 ore, 36 minuti e 44 secondi. Charles Conrad e Alan Bean, rispettivamente terzo e quarto uomo a calcare la superficie lunare, sono rimasti sul satellite 31 ore e 31 minuti, compiendo due escursioni per complessive otto ore.